12.07.1959
Processo a Mina
Annabella
PROCESSO A M I N A
Mina Mazzini, una bella ragazza cremonese di diciannove anni, ha conquistato in pochi mesi una vasta notorietà nel campo delle cantanti che "urlano". La chiamano "Mina la guastatrice" e l'accusano d'essere un "insulto vivente alla musica e al bel canto". Tuttavia Mina, che potrebbe imporsi anche nel genere melodico, continua imperterrita a urlare. Le accuse del pubblico non la toccano; ha la parola pronta e le ribatte con un certo spirito
<STRONG>Un cantante molto noto, parlando di lei, ha detto: "Mina è un attentato al bel canto e alla musica". Cosa ne pensa?</STRONG>
Esiste la libertà di parola e quindi anche la libertà di canto. E poi non dimentichiamo che ciascuno di noi è l'attentato vivente a qualchecosa, secondo l'opinione di chi non la pensa nel nostro stesso modo.
<STRONG>Lei è nata per l'urlo o vi si adatta per convenienza?</STRONG>
Urlo per caso. Ci si trovava fra amici, un giorno a Cremona, in una sala da ballo, con una orchestrina moderna che suonava ininterrottamente. Mi dissero di provare a cantare e io cantai. Urlando. Non facevo sul serio, no; poi, sa, mi sentii dire che andavo bene così ed ho insistito.
<STRONG>Dicono che lei canta molto meglio quando non urla, nel genere melodico.</STRONG>
Non posso rispondere; i miei fans mi abbandonerebbero.
<STRONG>C'è anche chi dice che lei ha scelto il nome d'arte di Mina per nascondersi il più possibile.</STRONG>
Il nome di Mina non l'ho scelto io, ma i miei genitori. Si chiama Mino anche mio padre. E' proprio il mio nome di battesimo.
<STRONG>Ma lei ha trascurato il cognome. E' vero che ciò è avvenuto per una imposizione di suo padre?</STRONG>
No, affatto. Solo che il cognome non mi sembrava necessario metterlo in mostra, specie quando, come il mio, è piuttosto impegnativo (Mazzini). E meno male che non mi chiamo Giuseppa.
<STRONG>Sua madre cosa ne pensa del suo genere di canto?</STRONG>
Vi si sta adattando, adagio, adagio. Certo a lei piacerebbe che io cantassi come Nilla Pizzi, o come Wilma De Angelis.
<STRONG>E suo padre?</STRONG>
Mah, non saprei dire. Forse mi sopporta. Tante volte gli ho sentito dire che Cremona è la patria di Stradivari... Ma è giovane, come mia madre, del resto, che molti credono mia sorella, quando usciamo insieme. C'è tempo per convertirli al mio genere. no?
<STRONG>Si è detto che suo padre, noto industriale cremonese, non credesse nella pubblicità derivantegli dall?avere una figlia cantante, reginetta del rock and roll. Che industria è quella di suo padre?</STRONG>
Ha uno stabilimento: colla, olio, non ho capito bene. Lo chieda a lui. Certo non vi è affinità, fra i... nostri prodotti. Però già ho sentito chi, facendo dell'umorismo fiacco sul mio modo di cantare e alludendo al prodotto della ditta di mio padre, ha affermato: "Con quella colla è probabile che Mina attacchi".
<STRONG>Lei ha studiato canto?</STRONG>
No, ragioneria. Frequentavo il quarto anno superiore lo scorso anno quando decisi di piantarla per cantare.
<STRONG>Com'è nato il suo pseudonimo Baby Gate?</STRONG>
Baby Gate è nata quasi insieme a Mina. Agli inizi "firmai" con i due nomi, riservandomi di optare per quello che avesse ottenuto maggior successo. Come Baby Gate ho inciso e venduto molti dischi; come Mina fui invitata, dopo solo un mese di urli, alla "Sei giorni" della canzone. Ora Baby Gate lavora poco, ma vende ancora, specie all'estero. Lavora tanto, invece, Mina.
<STRONG>Avendo cominciato per scherzo come si è adattata a continuare?</STRONG>
Forse avevo maggiori soddisfazioni quando cantavo per divertimento. Ora so che il canto è un lavoro, per me, e mi pesa un po?.
<STRONG>Su quale piano sono giunte le sue quotazioni?</STRONG>
Non m'interessa tanto di saperlo. Non ne faccio una questione economica, del mio lavoro. Ho un impresario, Matalon, e ci pensa lui.
<STRONG>Matalon: un veneto.</STRONG>
No, un egiziano.
<STRONG>Qual?è stato sinora il suo più grande successo?</STRONG>
"Nessuno".
<STRONG>Qualche altro membro della famiglia ha passione per il canto o per la musica? </STRONG>
Mio fratello Alfredo, che ha sedici anni, ha una bella voce, ma non se la sente di cantare. Mio padre e mia madre canticchiano. Non vede, poi, quanti strumenti in questa casa? Piano, armonium, contrabbasso... E poi tanti, tanti dischi. Quand'ero bambina la musica classica dominava il campo. Poi è arrivata la Mina... ed è saltato tutto per aria. Più che una Mina è stata una dinamite.
<STRONG>Come si è formata l'orchestrina che l'accompagna nei suoi giri?</STRONG>
L'ho costituita io, prendendo cinque giovani elementi, qua e là. Il pianista Fieschi, il batterista Coelli, il chitarrista Grossi, il basso "Gigione", e il sax Pavesi. Il più vecchio ha ventisei anni, Pavesi, e il più giovane, Fieschi, è mio coetaneo.. diciannove. Ne è uscito un affiatato quintetto, il quintetto dei "Solitari".
<STRONG>Chissà com'é geloso il fidanzato, sapendola sempre in giro con qesti ragazzi. </STRONG>
Io non ho il fidanzato.
<STRONG>Riceve molte lettere-? Proposte di matrimonio?</STRONG>
Abbastanza. Da una mia statistica risulta che fra i miei corrispondenti la maggior parte è formata da ragazzini, dai quattordici ai diciotto anni. La... giovane Italia tifa per Mina Mazzini.
<STRONG>Come giudica coloro che ritengono che il suo modo di cantare sia un "anticanto"?</STRONG>
Non giudico, incasso.
<STRONG>E' vero che le hanno consigliato di scivolare lentamente verso il genere melodico per non perdere, con una virata brusca, la simpatia di chi la vede soltanto in veste di reginetta del rock and roll? </STRONG>
Sì.
<STRONG>E lei che farà?</STRONG>
Lo dirà il tempo.
<STRONG>Sa cosa pensa in generale il pubblico di lei? </STRONG>
Purtroppo. Ma mi curo soltanto di ciò che pensa il "mio" pubblico. Ne ho sentite tante da inorridire; nemmeno se avessi ammazzato qualcuno.
<STRONG>Qual è il suo cantante preferito?</STRONG>
Quale ragazza di diciannove anni puo? avere un cantante preferito che non sia Frank Sinatra?
<STRONG>E fra i nostri cantanti ha delle preferenze?</STRONG>
Nicola Arigliano
<STRONG>Come ha reagito ai primi guai della notorietà?</STRONG>
Sa, non sempre si è disposti a ricevere i fotografi, a cambiarsi dieci volte d'abito, a sdraiarsi sulle scale o a fare le acrobazie sulle poltrone. Ho già mandato a farsi benedire i miei blue-jeans con la ginnastica richiestami dai fotografi. Però, in fondo, trovo ch'è divertente.
<STRONG>Cosa ne pensa di Claudio Villa?</STRONG>
Mah. Forse le stesse cose che lui pensa di me.
Mina Mazzini